Farmaco steroideo: definizione e significato medico
Gli studi clinici e l’utilizzo dei FANS selettivi nella pratica clinica hanno mostrato che questi farmaci possono avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare. In particolare, sono stati associati con un rischio più elevato di sviluppare ictus e infarto acuto del miocardio a causa dello squilibrio che si viene a creare tra le prostacicline (la cui produzione è stimolata dalla COX-2) e i trombossani (la cui produzione è stimolata dalla COX-1). Le prostacicline hanno un’azione vasodilatatoria mentre i trombossani sono vasocostrittori e promuovono la formazione di trombi, evento particolarmente problematico nei pazienti affetti da aterosclerosi. Infatti, il processo aterosclerotico causa un aumento della produzione di trombossano e il ruolo della COX-2 diventa molto importante con la produzione di prostaciclina che previene la formazione di trombi nei vasi sanguigni. Il tipo di forma del farmaco (compressa, capsula, soluzione oleosa per iniezioni intramuscolari, candela rettale, ecc.) determina la durata del farmaco e la forza del suo effetto e, infine, la tossicità del farmaco. Una volta nel sangue, gli steroidi sono attaccati alle proteine di trasporto e raggiungono vari organi in forma legata.
- Per controllare i disturbi gastrici è pratica comune associare alla terapia steroidea un farmaco gastroprotettore.
- Dopo la fase acuta, i sintomi possono regredire completamente senza lasciare strascichi; in altri casi, invece, il recupero non è completo e si può verificare un peggioramento di alcune condizioni.
- Non è comune che i malati di mieloma assumano gli steroidi per un lungo periodo, ma nel caso in cui succeda è facile prendere peso, soprattutto al viso, ai fianchi e alle spalle.
- Potenziali disturbi del sonno, inoltre, si annoverano tra gli altri sintomi collaterali.
- Questi studi clinici hanno inoltre dimostrato una significativa riduzione della comparsa di nuove lesioni cerebrali valutabili con la risonanza magnetica.
Le nuove terapie vengono definite biologiche perchè a differenza di quelle tradizionali non vengono sintetizzate chimicamente, ma prodotte con tecniche biomolecol… Nel 1923, Shering (Berlino) raccolse decine di migliaia di litri di urina della polizia, da cui il chimico Adolf Butenandt estrasse il prodotto della decomposizione del testosterone (poi chiamato androsterone). Il metodo per ottenere il testosterone si è rivelato abbastanza complicato, così Boutenant ha inventato un modo più vantaggioso per sintetizzare il testosterone dal colesterolo. Una descrizione del suo metodo e della struttura del testosterone fu pubblicata sulla rivista di chimica fisiologica dopo l’agosto 1935 [8]. Lo stimolante androgeno anabolizzante – l’ormone testosterone maschile – è sempre stato considerato un simbolo del potere e della forza maschile.
Per questo motivo è fondamentale non interromperne in maniera brusca l’assunzione; il rischio è quello di incorrere in uno stato di insufficienza surrenalica. È quindi necessario procedere con una graduale riduzione della dose assunta al fine di riattivare la normale produzione di cortisolo endogeno (ci possono volere anche diverse settimane). Gli anabolizzanti steroidei colpiscono http://www.mpa.gov.mm/azione-farmacologica-di-drostanolone-nuove/ anche le cellule di organi diversi da quelli muscolari, in quanto hanno un effetto universale sul corpo umano. Tuttavia, qualsiasi esposizione a steroidi diversi da quelli sopra elencati è considerata un effetto collaterale indesiderato. Gli steroidi androgeni anabolizzanti sono delle sostanze vietate nelle competizioni sportive che vengono sottoposte ai famosi test antidoping.
Anabolizzanti steroidei: cicli e modalità di assunzione
Sia i glucocorticoidi naturali che quelli sintetici agiscono principalmente attraverso il legame con il loro recettore chiamato, appunto, recettore dei glucocorticoidi o GR. Il GR è presente in quasi tutte le cellule del nostro organismo; in presenza dei glucocorticoidi, il GR si attiva ed entra nel nucleo cellulare, dove è in grado di controllare il funzionamento dei geni aumentando (o diminuendo) la produzione delle proteine. Assegnista di ricerca presso l’Università di Perugia, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Sezione di Farmacologia. Il suo principale campo di interesse è l’immunofarmacologia, nello specifico la ricerca di nuovi marcatori delle cellule T regolatorie e loro potenziale utilizzo come bersagli terapeutici per lo sviluppo di nuovi farmaci.
- La via di somministrazione determina in larga misura la velocità di insorgenza, la durata e la forza dei farmaci, lo spettro e la gravità degli effetti collaterali.
- Più importante ancora, sia per i maschi che per le femmine, è l’effetto negativo che queste sostanze hanno sui sistemi cardiovascolare e riproduttivo e sul fegato.
- Gli atleti possono assumere steroidi per un certo periodo, sospenderli e avviarli di nuovo più volte l’anno.
- Laureata triennale in Scienze Motorie e attualmente studentessa magistrale in Scienze della Nutrizione Umana.
Quest’ultima è la modalità di assunzione più frequentemente utilizzata (in genere 500 o 1.000 mg di metilprednisolone per 3-5 giorni). Talvolta, a questo trattamento in vena, segue un breve periodo di terapia steroidea per bocca. Gli steroidi utilizzati per tempi così brevi sono solitamente ben tollerati; gli effetti collaterali più frequenti sono ansia, insonnia e disturbi gastrici. Per controllare i disturbi gastrici è pratica comune associare alla terapia steroidea un farmaco gastroprotettore. La presenza di diabete, ipertensione o patologia ulcerosa può comportare particolari cautele nell’utilizzo di cortisone.
Gli steroidi per il mieloma
La patogenesi indotta da farmaci di queste patologie deriva dal processo di rabdomiolisi che può portare a mioglobinuria e di conseguenza a sindromi renali acute (67). Le persone più colpite dagli effetti collaterali di questo farmaco sono persone anziane che subiscono alti dosaggi e hanno diverse comorbidità (diabete mellito, insufficienza epatica e renale e ipotiroidismo). La miopatia indotta da farmaci potrebbe svilupparsi anche diverse settimane dopo l’inizio della terapia ma tende a risolversi quasi immediatamente dopo l’interruzione del farmaco (66). In altri termini, la classe degli steroidi non sembra essere un presidio per la terapia domiciliare di tutti i pazienti affetti da malattia da COVID-19, ma va riservata ad alcuni casi domiciliari selezionati e all’uso ospedaliero per soggetti che presentino de novo necessità di supporto di ossigeno.
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- Le nuove terapie vengono definite biologiche perchè a differenza di quelle tradizionali non vengono sintetizzate chimicamente, ma prodotte con tecniche biomolecol…
- Partendo da queste evidenze, ritengo che i protocolli senza steroide, oggi debbano porsi come unico obiettivo principale quello di evitare i noti effetti collaterali, al fine di migliorare la qualità di vita del paziente, migliorare la sua aderenza alla terapia e ridurre la morbilità cardiovascolare.
- Tale complicanza è generalmente osservata dopo sei mesi dall’inizio della terapia farmacologica (28).
- La variabilità inter-umana è molto elevata e il recupero della spermatogenesi dipende probabilmente dalla dose di anabolizzanti e dalla durata del ciclo.
La molecola di testosterone endogeno (naturale) è stata modificata artificialmente dai farmacisti al fine di ottenere farmaci a base di testosterone, che viene assorbito dall’organismo più lentamente nel tempo, prolungando così l’effetto anabolizzante del farmaco (prolunga l’effetto del farmaco). Gli steroidi androgeni/anabolizzanti (AAS) sono il testosterone e i derivati sintetici e sono usati principalmente a scopo medico per la terapia ormonale sostitutiva nell’ipogonadismo maschile. Attualmente in Italia come AAS ad uso umano è rimasto solo il Testosterone, mentre all’estero come negli USA o in altri paesi sono rimasti disponibili altri farmaci usati come anabolizzanti a ridotto potere androgeno come Nandrolone, Oxandrolone e Ossimetolone. Gli steroidi sono comunemente e legalmente considerati farmaci dopanti e inseriti nella lista antidoping della WADA(lista di sostanze dopanti e metodi proibiti). Gli steroidi anabolizzanti conferiscono un chiaro vantaggio in termini prestazionali e di recupero sia dall’allenamento che dagli infortuni, mettendo però a rischio la salute dell’atleta e rendendo la competizione scorretta nei confronti di chi non fa uso di sostanze. Gli steroidi possono essere somministrati per via orale (compresse), o con iniezioni in muscolo o in vena, sotto forma di fleboclisi.
Sono disponibili anche preparazioni da somministrare per via intramuscolare o endovenosa (indicate soprattutto nelle emergenze), per uso topico (pomate e creme), per uso inalatorio (aerosol, bombolette pressurizzate e spray nasali) e colliri. I glucocorticoidi agiscono principalmente controllando la glicemia (il livello di glucosio nel sangue), al fine di assicurare il funzionamento dei processi cruciali per la sopravvivenza (come la funzionalità cerebrale). Questi ormoni agiscono anche sul metabolismo dei grassi e delle proteine e tendono ad aumentare la pressione arteriosa. L’intensità degli stadi farmacocinetici si riflette nella concentrazione e nella durata del composto attivo nel sangue, e questo a sua volta determina la forza dell’effetto farmacologico del farmaco. La riproduzione e la trasmissione in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o altro tipo di sistema di memorizzazione o consultazione dei dati sono assolutamente vietate senza previo consenso scritto di Aimac.
Anabolizzanti steroidei: colesterolo, transaminasi, numero di spermatozoi
Il paziente può essere asintomatico ma con positività radiologica ma può anche essere sintomatico lamentando dolore, rigidità e riduzione del movimento. Nei bambini potrebbro anche determinare un ritardo dell’accrescimento osseo dovuto a una chiusura prematura delle cartilagini di accrescimento (38). Una patologia specifica del soggetto adulto-anziano è quella dell’osteonecrosi avascolare che generalmente colpisce la testa del femore a volte anche bilateralmente che evolve rapidamente in osteoartite.
Anabolizzanti steroidei: ginecomastia, ridotta fertilità e ipogonadismo
La raccomandazione sulla quale in letteratura vi è un consenso generale è quella di utilizzare gli steroidi inalatori, a dosaggio basso, fino a 200 μg al giorno, in modo da evitare possibili effetti collaterali della terapia. Ad esempio, Zhang et al.5, in una review che risale a qualche anno fa, hanno confrontato 14 studi randomizzati su dosi diverse di steroidi e hanno concluso che 200 μg al giorno funzionano approssimativamente come 400 μg, ragion per cui nelle forme medio-lievi non vi è necessità di aumentare il dosaggio. Stimolano la sintesi di creatina fosfato e ATP (acido adenosina trifosforico), i principali fornitori di energia per le cellule muscolari funzionanti, partecipano direttamente al funzionamento delle proteine delle cellule muscolari contrattili, fonti di movimento, velocità e forza. Il glicogeno e i lipidi (grassi), che svolgono anche funzioni energetiche, sono attivamente influenzati dagli steroidi anabolizzanti. Gli steroidi anabolizzanti hanno molti effetti fisici, come favorire la crescita della massa muscolare e aumentare la forza e l’energia.
Effetti collaterali meno frequenti
Si utilizzano soprattutto per il trattamento della leucemia linfatica cronica e acuta, del linfoma di Hodgkin e non Hodgkin, del mieloma multiplo, del carcinoma della mammella e della prostata. Gli steroidi (alcuni più di altri) androgeni anabolizzanti hanno effetti dimagranti, infatti è stato dimostrato in diversi studi clinici sia su sedentari, anziani che giovani e atleti. Gli steroidi anabolizzanti legali sono farmaci propriamente detti che possono essere impiegati in ambito medico, esclusivamente sotto prescrizione. L’intensità degli effetti collaterali dipende dal tipo di steroide utilizzato, dalla forma farmaceutica, dalla dose, dalla durata del trattamento e dall’età del soggetto. I farmaci steroidei, per svolgere l’azione antinfiammatoria bloccano l’espressione dell’enzima fosfolipasi (responsabile della produzione di acido arachidonico), impedendo la produzione di mediatori dell’infiammazione. Gli antinfiammatori steroidei (cortisonici o corticosteroidi) derivano dal cortisone e agiscono bloccando il processo infiammatorio.